General Course “Pace e trasformazione nonviolenta dei conflitti”
La pace è verbo, prima che sostantivo. Se vogliamo la pace bisogna prima fare la pace.
È con questo spirito che alla presenza di 250 partecipanti iscritti al Corso si è aperta sabato 2 marzo l’esperienza del General Course in “Pace e trasformazione nonviolenta dei conflitti”. Un corso aperto a tutti e tutte, attivato dall’Università degli Studi Padova in collaborazione
con la Rete delle Università Italiane per la Pace (RUniPace).
L’incontro inaugurale è stato aperto sabato 2 marzo, in Aula Nievo al Bo dalla Pro-rettrice con delega alla Terza missione e rapporti con il territorio, prof.ssa Monica Fedeli, cui hanno fatto seguito, gli interventi del Prof. Marco Mascia e della Prof. Enza Pellecchia (UniPisa), Coordinatori della Rete delle Università Italiane per la Pace e Patrizio Bianchi, Portavoce della Rete delle Cattedre Unesco Italiane, già Rettore dell’Università di Ferrara e Ministro dell’Istruzione e dal Prof. Alessandro Saggioro (Roma La Sapienza), coordinatore del Progetto di Dottorato Nazionale sui “Peace Studies”.
Il Prof Marco Mascia – Presidente del Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” – ha ricordato il Preambolo dello Statuto delle Nazioni Unite, quel “Noi popoli delle Nazioni Unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra” che chiama in causa non solo le Istituzioni, ma l’Università e tutta la società civile: ovvero i destinatari di questo General Course.
La prof. Enza Pellecchia (UniPisa) ha richiamato scienziati e studiosi alle loro responsabilità:
“Le scienze possono essere orientate alla costruzione della Pace. Le nostre Università sono dense di saperi e pensieri sulla pace. Le Università per la Pace che fanno parte di RuniPace, vogliono far emergere questi saperi per individuare un territorio comune dove trovare una soluzione condivisa e nonviolenta ai conflitti.”
L’ex Ministro dell’Istruzione Prof. Patrizio Bianchi ha stimolato la riflessione su dove si può iniziare a costruire un percorso di Pace: “dalla Costituzione, che è il frutto di una forsennata ricerca della Pace” in particolare all’articolo 2. Ma è necessario anche “essere in grado di riconoscere i conflitti, essere capaci di andare alle radici del conflitto non per tornare allo stato precedente ma per costruire le condizioni che consentano di trovare un nuovo livello di convivenza per dare a ciascuno l’eguale diritto ad essere diverso”.
Ed è proprio in quest’ottica che RuniPace promuove la prima scuola di Dottorato in Peace Studies. Come ha ricordato il coordinatore del progetto, Prof. Alessandro Saggioro, docente di storia delle religioni a La Sapienza, “stiamo vivendo una drammatica crisi presente su tutti i piani, guerre, pandemie e crisi ambientale, richiedono un nuovo paradigma per far fronte a queste sfide” Per questo “L’Università italiana e RuniPace hanno prodotto un progetto che non ha pari a livello mondiale: il Dottorato d’Interesse Nazionale in Peace Studies”.
Nel pomeriggio, i giornalisti Roberto Reale, Giuseppe Giulietti, Ivan “Grozny” Compasso e Claudio Locatelli hanno affrontato con i partecipanti un tema di stretta attualità: “L’informazione per la pace in tempo di guerra” per superare la narrazione bellicista che viene presentata come inesorabile e inevitabile nel tempo presente.
Il General Course in “Pace e trasformazione nonviolenta dei conflitti” è un corso unico nel suo genere, il primo in Italia, e si sviluppa attorno a sei aree tematiche principali: studi per la pace; pace, nonviolenza, disarmo; comprendere e analizzare il conflitto; educare alla pace; violenza di genere: definizioni, esiti, percorsi di uscita; Interventi di pace e sicurezza umana.
Il General Course è una delle risposte concrete che l’Università di Padova, insieme a RUniPace, vuole dare di fronte ad una regressione mai accaduta prima della protezione dei diritti umani e dei processi di costruzione della pace a livello globale.