La via istituzionale alla Pace

Attualmente i costi sociali della globalizzazione sono aggravati dall’aumento dei flussi economici, sociali e culturali attraverso le frontiere, a fronte di un paradigma dominante della politica che rimane sostanzialmente territoriale. In altre parole, la forma politica prevalente non corrisponde, oggi, alla forma dell’organizzazione sociale ed economica, che dovrebbe basarsi, invece, su strutture e istituzioni sopranazionali, da attivarsi ex novo o da riformare e potenziare, democratiche. Queste ultime devono operare allo stesso livello in cui operano i meccanismi che guidano la globalizzazione, cioè in corretto rapporto di scala con le sfide del buon governo.

L’approccio della via istituzionale alla pace concentra l’attenzione sulla costruzione di un ordine mondiale di pace e di giustizia basato su principi, struttura e modalità di funzionamento degli organismi internazionali, e al ruolo di attori diversi dagli Stati. L’assunto di fondo è triplice:

  • la democratizzazione di istituzioni, procedure e politiche di global governance in quanto fattore determinante per le politiche di human development e human security;
  • è impossibile parlare di democrazia e di democratizzazione se si prescinde dal riferimento ad ambiti istituzionali che ne consentano la realizzazione;
  • il potenziamento di qualsiasi altra organizzazione multilaterale presuppone più legittimazione diretta degli organi che decidono in sede sopranazionale e più partecipazione popolare ai processi decisionali.

L’iniezione della pratica democratica nel sistema istituzionale internazionale è l’unica via per aprire nuovi orizzonti per una pace sostenibile.