Le armi autonome

Le armi autonome (sistemi di difesa aerea, sentinelle robotiche, e munizioni vaganti) sono in grado di selezionare e di attaccare un obiettivo militare senza richiedere alcun intervento umano dopo l’attivazione.

Esse sollevano pressanti questioni etiche, giuridiche e politiche riguardanti le responsabilità dell’attacco, l’osservazione degli obblighi delle parti in conflitto e una sorta di avallo indiretto alla soluzione armate delle dispute.

Il loro impiego è problematizzato dal principio di distinzione e dal principio di proporzionalità (Protocolli aggiuntivi alle Convenzioni di Ginevra): non attaccare direttamente chi non è attivamente coinvolto nelle operazioni belliche; limitare gli attacchi agli obiettivi militari. Resta il fatto che la ricerca non è ancora arrivata a sviluppare sistemi d’arma autonomi che sappiano discriminare, con affidabilità comparabile a quella di un soldato competente e ben addestrato, se una persona intenda arrendersi, sia fuori combattimento o non stia prendendo parte al combattimento.

Un attacco sferrato da arma autonoma potrebbe avere conseguenze classificabili come crimini di guerra o crimini contro l’umanità, se alla loro origine ci fossero degli esseri umani invece di una macchina. Esseri umani che potranno invocare a loro difesa la complessità delle tecnologie utilizzate e la difficoltà di prevederne il comportamento, aprendo un varco per ricusare la responsabilità degli atti in questione.

Inoltre, una vittima potenziale di un’arma autonoma non ha la possibilità di fare appello all’umanità condivisa di qualcuno che si trovi dall’altra parte, vedendo misconosciuto il valore intrinseco della propria vita.

Infine, l’eventuale riduzione delle vittime che l’uso di armi autonome di precisione promette per il futuro potrebbe indebolire l’ostilità dell’opinione pubblica al coinvolgimento del proprio paese in una guerra e incentivare i decisori politici a procedere in quella direzione. Ciò comporta la minaccia di un ritmo accelerato dei conflitti, incompatibile con i tempi di reazione degli operatori umani e che potrebbe sfuggire alle loro capacità di controllo.

Approfondimenti:

Il SIPRI (Stockholm International Peace Research Institute)
https://www.sipri.org/
Protocolli aggiuntivi alle convenzioni di Ginevra https://www.icrc.org/en/doc/assets/files/other/icrc_002_0321.pdf
Christof Heyns, Autonomous Weapon Systems: Human rights and ethical issues (https://www.unog.ch/80256EDD006B8954/(httpAssets)/205D5C0B0545853BC1257F9B00489FA3/$file/heyns+CCW+2016+talking+points.pdf)